GLI AGENTI SCENDONO IN PIAZZA
Fronte comune con i clienti contro i rincari dell’r.c.auto
Non sono solo le associazioni dei consumatori a reclamare per il caro polizza. Anche gli agenti assicurativi si fanno sentire per denunciare l’incremento delle tariffe r.c.auto del 173% dal 1994 al 2010 e scendono in piazza con le associazioni dei consumatori. Insieme hanno raccolto oltre 500mila firme che sono state consegnate su un simbolico assegno al Senatore Carlo Giovanardi.
Da un lato il costo delle polizze lievita in modo spropositato dal 1994 a oggi e la comparazione del premio medio in Italia fotografa cifre doppie rispetto a quanto viene pagato in Germania, Francia e Spagna. Dall’altro, l’indagine condotta con Iama Consulting rivela che negli ultimi 12 anni il numero di agenti e agenzie è notevolmente calato, con una riduzione rispettivamente del 9,5% e del 21,9 per cento.
Significa che dal 1997 al 2009 si sono persi posti di lavoro per circa 2.200 agenti e si sono chiuse quasi 4mila agenzie, con indicatori che anche per il 2010 portano a pensare a un’ulteriore contrazione. “Particolarmente grave è la situazione del Sud Italia, dove vengono eliminate agenzie e si sta realizzando un abbandono del territorio, a causa dei risarcimenti elevati (anche per le frodi). “Una situazione che secondo noi agenti deriva dallo scarso impegno dell’Ania nel trovare soluzioni per risolvere gli annosi problemi del settore”, spiega Giovanni Metti, Presidente dello SNA (Sindacato nazionale agenti di assicurazione). L’ingranaggio si è ormai rotto: le compagnie, che hanno la colpa di non avere implementato i sistemi di controllo per reprimere le frodi, richiedono premi proibitivi per certe aree disdicono contratti di agenzia, con conseguenti perdite di posti di lavoro, non solo per gli agenti ma anche per i suoi collaboratori. “Senza contare il problema sociale che ha origine dalla impossibilità di trovare polizze a un prezzo ragionevole: dilagano le compagnie abusive e aumenta il numero di auto senza copertura (si parla di 3 milioni)” aggiunge Metti.
Lo SNA denuncia anche il fallimento del plurimandato “ostacolato dalle compagnie più importanti”, come accusa Metti. Per non parlare poi della concorrenza dell’online. Su internet i gruppi assicurativi si stanno costituendo compagnie online dove i clienti possono ottenere un notevole risparmio (anche del 30%). “Perchè gli agenti non possono applicare la medesima scontistica? – si chiede Metti-. Eppure il costo del canale agenziale non pare esoso. Il margine per l’agente è mediamente del 9% sul premio netto (7% premio lordo), mentre il 22% del premio se ne va in tasse e al fondo vittime per la strada”. Lo SNA ha incontrato già diverse volte le Commissioni finanza di Camera e Senato e resta in attesa di approcciarsi con il nuovo Ministro per lo sviluppo Romani che un mese fa circa ha spiegato come il caro polizze potrebbe calare del 18%.
Dopo i tali operati dal gruppo Unipol, Arca, Novara ora si guarda con preoccupazione al gruppo Fonsai, leader nel settore Rcauto, alle prese con una necessaria ristrutturazione e riorganizzazione dopo le forti perdite riportate.
Federica Pezzatti