Pubblichiamo, anche se tutti di fonte anonima, i commenti "in disaccordo" e li ringraziamo, comunque, per la costruttiva collaborazione tesa a rafforzare certamente l'istituzione SNA.

Lettera di Emilio Gaeta

Lettera aperta agli Iscritti SNA


Care Colleghe e Cari Colleghi

Il senso di appartenenza che provo per il Sindacato, la considerazione per il bene degli Iscritti, l’affetto che ho per Voi e le numerose e-mail che mi sono pervenute mi spingono a scrivervi, anche superando il senso di amarezza che in questo momento mi anima.

Giovedì 24 u.s. a Roma nella sala dell’Hotel Parco dei Principi abbiamo assistito ad un predeterminato attacco all’unità sindacale ed alla prosecuzione delle azioni sindacali che, tutti insieme avevamo concordato ed intrapreso, per costringere l’ANIA a trattare per il rinnovo dell’Accordo e l’ISVAP a considerare le legittime richieste degli agenti.


È evidente che quanto si è determinato durante i lavori congressuali non ha certamente contribuito alla soluzione dei nostri problemi e che, con altrettanta certezza, ha avvantaggiato le nostre controparti.

Il percorso Sna è stato attaccato, come precedentemente affermato, con predeterminazione, da parte di alcuni partecipanti, con l’unico intento di delegittimare le rappresentanze democraticamente elette per fermarle nell’attuazione delle azioni sindacali. Azioni programmate e ribadite nella giornata di apertura dei lavori congressuali.

Questa scellerata dimostrazione di forza e contrapposizione indubbiamente presta anche il fianco al “gioco” dell’ANIA.

Gli interventi di detti colleghi sono stati costruiti su inesattezze e affermazioni inverosimili, e conseguentemente l’attenzione degli Iscritti è stata spostata dagli obiettivi primari della nostra Assemblea (l’analisi complessiva dell’operato dell’Esecutivo in genere, i risultati conseguiti sinora dalle azioni sindacali e le future azioni di secondo e terzo livello), alla lotta di potere attualmente in corso.

Pensate in una delle e-mail inviate oggi è stato minacciato anche l’E.N. con “perché non è certamente finita qui”!!!!

E chi sostiene l’Esecutivo Nazionale , chi tiene in considerazione i risultati che sono stati ottenuti, in quell’Assemblea è rimasto sbigottito, disgustato, deluso ed ha persino evitato per senso di responsabilità di reagire.

Perché coloro che hanno attaccato l’Esecutivo in modo veramente vergognoso non hanno avuto il coraggio di esternare la loro contrarietà all’avvio delle azioni sindacali?
Ne avrebbero avuto modo e occasione sia in seno al Comitato dei Gruppi sia nelle successive Assemblee Interregionali, svoltesi su tutto il territorio nazionale.

Hanno forse preferito approfittare del malcontento determinato dall’ipotesi di rinnovo CCNL, strumentalizzandolo per guadagnare vantaggio ed accreditarsi quali unici detentori delle capacità sindacali.

Ricordatevi, chi sempre mente, vergogna non sente.
Si sono posti come soggetti in grado di interloquire con le controparti e curare il futuro dello Sna. Peccato però non abbiano nemmeno contribuito alla riuscita di quelle stesse azioni sindacali, che avevano condiviso: lo dimostra il fatto che molti di loro (con qualche eccezione) abbiano raccolto un esiguo numero di firme a sostegno della petizione popolare. Le bugie sono l’arma della gente da poco.

Hanno tentato di vanificare l’impegno e lo spirito di sacrificio di tanti colleghi che si sono davvero operati, per raggiungere l’importantissimo obiettivo delle 500.000 firme.

La petizione popolare costituiva “solo” una fase dell’intera mobilitazione e hanno tentato un grande sabotaggio se non addirittura un inequivocabile “alt” alle successive più importanti azioni sindacali programmate (e, lo ribadisco, unanimemente approvate) contro ANIA e ISVAP.

E che effetto farà, all’esterno, questo fallito tentativo di interruzione, dopo che tanta risonanza hanno avuto sui media sia la petizione sia l’intero programma di mobilitazione?

Che figura farà la Categoria ?

Ma soprattutto chiedo: chi, secondo voi, trarrà vantaggio dalla situazione che si è creata? La categoria? Il Sindacato? O non forse le nostre controparti?

Personalmente, non ho dubbi sulla risposta.

Ed è per questo che vi invito a riflettere, su quanto avvenuto, con molta attenzione e obiettività. Mi permetto di ricordarvi che, la bugia è madre dell’inganno.

E’ stata una vigliaccata nei confronti di tutti i colleghi, per consegnare la già sofferente categoria nelle mani delle Compagnie, che hanno già organizzato le tavole per banchettare e brindare con chi ha tolto loro le castagne dal fuoco!!!




A loro dico: non avete tradito solo l’Esecutivo, ma anche i vostri stessi colleghi


Emilio Gaeta, Foggia

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