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Lettera di Roberto Salvi allo SNA sulle liberalizzazioni

Caro Presidente, 
nei giorni scorsi ho richiamato la Tua attenzione sull’esigenza di una immediata mobilitazione della Categoria a sostegno delle proposte degli agenti di assicurazione in tema di liberalizzazioni. 

Noi tutti eravamo, infatti, ben coscienti che, nonostante la presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, il quale ben conosce e condivide le nostre proposte, e l’esperienza del Presidente Monti in tema di monopoli, le pressioni delle lobby sarebbero state pericolose per il risultato finale. 

Non avevamo dubbi che una nostra azione a sostegno avrebbe messo nelle condizioni il Governo di adottare un provvedimento ben diverso e più conforme alle esigenze che, caso forse unico nel complesso quadro dell’economia, trovano una risposta unanime da parte di tutti “gli attori” in gioco: Operatori del Settore, Antitrust, Associazioni degli Imprenditori, Sindacati, Associazioni dei Consumatori, utenti tutti, condividono le nostre richieste. 

Come Agenti al Centro, Ti avevamo offerto tutto il nostro sostegno e disponibilità ad organizzare ed a partecipare alle necessarie iniziative che avevo dettagliato. 

La lettera che hai inoltrato alle massime Cariche Istituzionali dello Stato (inviata il 19 c. m. mentre la proposta era già stata modificata il 18), rispetto alla quale devo per altro annotare con preoccupazione, ma non con sorpresa, che il Coraggio di Cambiare ha subito pubblicamente “preso le distanze”, poteva e doveva essere accompagnata da azioni più incisive nella fase strategica del dibattito politico sulle liberalizzazioni. L’unica cosa certa è che, se in questa fase ci fossimo mossi bene, facendo tutto ciò che è in nostro potere per indirizzare e sollecitare le scelte del Governo, saremmo senza ombra di dubbio arrivati a cambiamenti davvero epocali.

Voglio solo sperare che tutto questo sia solo frutto di inesperienza e non cedimento verso i condizionamenti di quelle componenti interne al Sindacato che ben hanno pesato sul risultato elettorale del Congresso. 
Considerato, quindi, che nella parte dedicata alle assicurazioni del Decreto Monti non sono state prese in considerazione le condivisibili istanze della tua lettera al Governo, è necessario a questo punto affermare con determinazione come detto Decreto sia ingiusto, incoerente, inefficace e paradossale. 

INEFFICACE rispetto all’obiettivo del Governo di ridurre i costi della RC auto per i consumatori. E’ risaputo ed evidente che la causa principale dei continui aumenti delle polizze RC auto è da ricondursi all’approccio, non adeguatamente controllato da Istituzioni ed Organi di Vigilanza, che le Compagnie hanno verso il mercato. Se gli artefici sono le Compagnie, non serve moltiplicare le offerte degli “artefici” ma bisogna modificarne i comportamenti. 
Peraltro se Catricalà le ha multate sa bene che fanno cartello e quindi moltiplicare le offerte non genera concorrenza, né tantomeno riduzioni tariffarie. 
Inoltre l’obbligo dei tre preventivi rappresenta un ulteriore inutile aggravio burocratico, oltretutto facilmente aggirabile dalle compagnie, che costituisce, in particolare per le Agenzie di piccole dimensioni fortemente presenti nella rete di vendita, un ulteriore impedimento per poter dedicare tempo alla consulenza a favore dell’utente. In sostanza effetti opposti a quelli proposti dal legislatore. 

INCOERENTE rispetto al disegno complessivo del Decreto perché le altre liberalizzazioni riguardano per lo più Categorie che decidono il prezzo dei servizi che vendono (ad esempio Avvocati) e quindi l’abolizione dei prezzi minimi potrebbe generalmente calmierare le tariffe. Gli Intermediari assicurativi invece non hanno potere diretto sulle tariffe. 

INGIUSTO poiché non esiste alcuna Categoria di lavoratori costretti, gratis, a propagandare prodotti e servizi della Concorrenza. 

PARADOSSALE in relazione al fatto che dopo aver lavorato nell’ informare il cliente “in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative” non ci viene nemmeno riconosciuta la possibilità di collaborazione imprenditoriale tra Agenti. 
In sostanza, saremo obbligati ad una complessa e rigida opera di consulenza con conseguenti responsabilità di trasparenza ed adeguatezza, senza libertà di operare. 

Ti invito, pertanto, a sospendere la programmazione del giro d’Italia organizzato al fine di farti giustamente conoscere per concentrare le attività Tue e del Sindacato tutto sulla problematica sopra esposta che è indubbiamente prioritaria. 

Dal canto mio ti suggerisco una serie di proposte che con la mia squadra eravamo già pronti ad attuare dal giorno dopo il Congresso. 

La comunicazione è importantissima per evitare che la nostra attività risulti impopolare. 

Ti propongo quindi: 
  • l’acquisto di una pagina su importanti quotidiani a diffusione nazionale per dare corretta informazione; 
  • il coinvolgimento dei media a tutti i livelli, utilizzando tutti i canali da te conosciuti, scrivendo anche una lettera ai Direttori di tutti i TG Nazionali per chiedere spazi dedicati al Sindacato; 
  • l’organizzazione di una rapida attività di volantinaggio nelle Agenzie; 
  • invitare i Colleghi alla mobilitazione con immediata convocazione di tutte le Provinciali; 
  • verificare con pareri legali la possibilità di presentare un immediato ricorso al TAR, per manifesta inapplicabilità della norma; 
  • confortati sempre da pareri legali, scrivere all’ISVAP sulla incompatibilità del Decreto sul Regolamento; 
  • verificare come tale Decreto si applichi ai canali alternativi, in particolare rispetto alle Compagnie telefoniche e telematiche; 
  • iniziare una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per il riordino del mercato assicurativo; 
  • dichiarare ai Sindacati dei Dipendenti di Agenzia lo stato di difficoltà della Categoria; 
  • indire una manifestazione a Roma davanti al Parlamento, coinvolgendo le Associazioni dei Consumatori e scrivendo ai Parlamentari per informarli dettagliatamente della problematica. 



Dobbiamo assolutamente ottenere che il testo venga emendato in Parlamento. E’ l’ultima possibilità che abbiamo, tenendo conto, ovviamente, che i tempi sono strettissimi. 

Ho ricevuto come Presidente di Gruppo una comunicazione dal Presidente del Comitato GAA, Tonino Rosato. Credo sia persino inutile, a tal proposito, sottolineare l’importanza di operare in sinergia con i Gruppi Agenti. 

Voglio anche aggiungere che sto ricevendo pressioni da molti Colleghi preoccupati di un apparente immobilismo del Sindacato e che sollecitano autonome iniziative data la gravità della situazione. Ti chiedo pertanto di agire presto con il sostegno di tutti noi. 

Ho sostenuto e sono sempre più convinto che falliti i tentativi con i canali diplomatici sia necessario il ricorso ad un piano di azione sindacale applicato con determinazione. 

E’ sicuramente il momento di agire. 
Un caro saluto. 

AGENTI AL CENTRO
Roberto Salvi


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