Cari colleghi,
continua ad imperversare sul web un dibattito che, secondo me, dovrebbe avere altre sedi e, probabilmente, toni più pacati, sereni ed obiettivi...va bene la campagna elettorale, ma c'è un limite a tutto!
Ma poichè altri hanno deciso di sviluppare mediaticamente la propria linea, sento la necessità di fare alcune precisazioni e di trasmetterVi, se pur poco interessanti, alcuni pensieri sciolti.
Contestare la mancanza di democrazia perchè, come da prassi, Giovanni Metti ha proposto il nome di uno stimato collega a Presidente dell'Assemblea, poichè l'amico Martorelli era impossibilitato ad intervenire, costringerci a votare (cosa inusitata in quella sede) e perdere, per poi lamentarsi della "mancanza di democrazia" fa un po'sorridere...o forse si dovrebbe piangere.
Parafrasando un motto spesso usato: "...questa è la democrazia, baby!".
Si vota, preferibilmente nel plenum, si perde o si vince e poi si va avanti senza recriminazioni che hanno il sapore della ormai, ahimè, trascorsa adolescenza.
Già all'atto della presentazione della mozione di sfiducia, mi ero chiesto sul podio che valore poteva avere una mozione presentata da un solo collega e che sarebbe stata votata, se andava bene, da meno di 1/3 degli aventi diritto....e francamente, mi ha sorpreso un tantino la mancanza di qualsivoglia replica a questa obiezione squisitamente "morale" ...senza considerare che, se accolta tale mozione, i 40/50 congressisti superstiti avrebbero dovuto insediarsi come congresso elettorale e votare IMMEDIATAMENTE un nuovo esecutivo...fatto tra pochi intimi... è questa la concezione "democratica" che hanno i fautori della mozione?
Una minoranza ben organizzata, od anche due minoranze, che si impongono alla maggioranza...per tradizione "silenziosa"!!!
Qualcuno, in Italia, lo ha già fatto...circa 90 anni fa!
Forse, molto più semplicemente c'era la volontà di arrivare comunque al voto, con una manovra di tattica congressuale che non ha avuto esito felice; o, più probabilmente ed al di là di qualunque tattica, è talmente lievitato l'impeto di opporsi a tutto e a tutti, da perdere qualunque controllo e freno inibitorio.
Logica ed ineccepibile l'interpretazione dello Statuto da parte del collegio dei Sindaci, organismo a ciò deputato!
Anch'io, come Finadri, non credo che questa sfiducia sarebbe passata se votata nel plenum del Congresso...ma queste sono sensazioni a pelle, rispettabili come quelle contrarie...resta un dato politico-sindacale comunque significativo...nel pieno della azioni sindacali si porta avanti pervicacemente ed oltre ogni richiamo alla ragionevolezza, da parte di 2 distinte correnti interne, una sfiducia che, secondo il mio modestissimo parere, è infelice nella tempistica e largamente insufficiente nelle motivazioni.
Contestare, tra l'altro, all'attuale dirigenza l'assenza di Ania ed Isvap ai nostri incontri....beh, con questo si è sentito tutto...manca solo che anche lo Tsunami in Giappone e la rivolta in Libia sia attribuita a Metti ed al suo Esecutivo.
Sulla credibilità di qualcuno dei protagonisti di questa vicenda ho già avuto modo di esprimermi in Congresso, e non voglio ripetermi in questa sede.....chiaramente, in Comitato Centrale il problema verrà posto nuovamente, e d'altronde una opposizione così granitica non avrà difficoltà a raccogliere le firme (stavolta ne servono un po' di più...) per la mozione di sfiducia.
Certo, quello che NON si deve fare è far finta di niente...se non vi fosse l'auspicabile chiarimento in sede di Comitato dei Gruppi, occorrerà prendere decisioni forti!
Un saluto a tutti.
dr. Gianni Borsellino
Coordinatore Sna Sicilia
Finalmente si è capito il perchè di certi interventi.
RispondiEliminaCOMPLIMENTI!!!